Pedofilia e omosessualità: i preti si salvano sempre

Ieri sera la trasmissione televisiva "Le Iene" ci hanno dato una gran bella dimostrazione di cosa sia la Chiesa e cosa si nasconda dietro alla religione cattolica.
Prima si parla di un caso di sesso tra una donna, che all'epoca era una ragazzina, e il prete della chiesa che frequentava.
Dopo pochi mesi di relazione, lei rimane incinta e quando lui lo scopre scoppia a piangere, la abbandona (nonostante prima della notizia, avesse promesso di aiutarla e di starle vicina in caso fosse rimasta incinta) e infine la fa contattare da un vescovo che la spinge ad abortire.

Lei lo fa. Da sola. Senza nessun appoggio morale Nemmeno da parte della sua famiglia che non sapeva nulla. Ma poi la cosa viene a sapersi e la ragazza viene additata come una poco di buono e nessuno che si chiede chi si sia il padre o se ha colpe al riguardo.

Sguazziamo nel maschilismo e sessismo a livelli estremi. E poi ci lamentiamo dei musulmani...
Non è che la religione cattolica abbia mai fatto grandi cose per migliorare la condizione della donna.
A distanza di anni, grazie alle Iene, si torna da questo vescovo e lui cosa dice?
Che è pentito? Ma va! Era giusto così, mica poteva dire al prete di abbandonare la Chiesa e sposarsi con questa ragazza, no?
Ma vi rendete conto a che livelli siamo?
E il bello è che noi permettiamo a questa gente di comandarci, di dirci dove sta la felicità e quali regole seguire, tutte volte a Dio e alla Bibbia, ovviamente...
Poi, giusto perché questa notizia non fosse abbastanza devastante, ecco che si ritorna sull'argomento.

Questa volta si parla di una ragazza che confessa alla sua famiglia di essere gay.

Viene cacciata, trattata come un mostro, tanto da scioccare la sorellina più piccola che per via del trauma psicologico, non riesce più a camminare.
Anche in questo caso, la colpa viene data all'omosessualità della sorella maggiore.
Poi ecco che arriva l'aiuto della Chiesa: un esorcista violento, aggressivo, pazzo, che sostiene di essere connesso con San Michele.
La situazione degenera ma questo prete è troppo ben visto dalla città per essere messo alla gogna o denunciato, tanto che anche l'ispettore di polizia si rifiuta di disturbare un uomo così importante.
La sorella maggiore è disperata perché non riesce a salvare la sorellina dalle mani di quei pazzi e dalla famiglia che ha sicuramente gravi problemi per arrivare a fare certe cose.
Questo è tutto? La Chiesa non ha altri peccatucci da farsi perdonare?
Ma figuriamoci!

Basti pensare all'arcivescovo di Melbourne Denis Hart, il clero più potente d'Australia, che ha dichiarato che la pratica della confessione cattolica è soddisfacente per liberarsi del peccato di pedofilia nella Chiesa in quanto aiuta i Sacerdoti ad assolvere al "proprio senso di colpa", dopo abuso sessuale di bambini. Riguardo ai preti cattolici pedofili, l'arcivescovo Hart ha confermato che è disposto a scontare la prigione piuttosto che rivelare ciò che sa. Afferma, inoltre, che il diritto di coprire i pedofili nella chiesa è una "comunicazione assolutamente sacrosanta di un ordine superiore".

E voi portate ancora i vostri figli alla messa?
E voi avete ancora la forza di andarvi a confessare con certa gente?
Di raccontare i vostri problemi coniugali e lavorativi a preti che non si sono mai sposati o hanno figli, non hanno mai avuto problemi nel pagare l'affitto e nell'arrivare a fine mese con lo stipendio?
Perché quindi lo fate?
Forse perché è più facile pensare che bastino due Ave Maria per sentirsi in pace con se stessi invece di guardarsi allo specchio e chiedere scusa per gli errori commessi.



Commenti

Post più popolari